Trasferimento energetico capacitivo e resistivo
La Tecar terapia negli ultimi anni ha cambiato totalmente i tempi di recupero nelle patologie e il mondo della riabilitazione, inoltre, la tecarterapia vanta le sue prime applicazioni nel mondo dello sport, in quanto centinaia di squadre professionistiche la utilizzano per permettere agli atleti di recuperare in tempi brevi e consentire allenamenti senza interruzioni per incidenti, edemi o problematiche da sovraffaticamento.
Grazie ai risultati sul campo e numerosi studi clinici, il passo dalla medicina sportiva al centro fisioterapico è stato breve, fino a diventare una parte fondamentale della fisioterapia, quindi proposta in un numero crescente in ambulatori e centri di riabilitazione.
La tecar terapia è una terapia semplice e non invasiva, non dolorosa, sollecita fortemente i meccanismi cellulari e incrementa l’attivazione dei naturali processi riparativi e antinfiammatori, agendo anche sugli strati più profondi; grazie ai due sistemi, capacitivo e resistivo, la sua azione si può indirizzare alle fasce muscolari e ai sistemi vascolare e linfatico, o più in profondità su tendini, articolazioni, legamenti, cartilagini e tessuto osseo.
Dal punto di vista tecnico la tecar sfrutta il principio fisico del condensatore, un dispositivo costituito da 2 elementi e separati da un materiale isolante, collegati ad un generatore elettrico che crea una differenza di potenziale tra le due armature; questo generatore lavora ad una tensione a frequenza di 0,485 Mhz, in questo modo non si ha emissione di energia esterna ma vi è solo sviluppo di energia endogena a livello dei tessuti biologici, prodotto dal movimento alternato di attrazione e di repulsione delle cariche elettriche che, sotto forma di elettroliti, sono i costituenti essenziali di ogni substrato biologico.
È possibile effettuare l’applicazione immediatamente dopo un trauma o nella fase acuta di un processo infiammatorio, garantendo così ottimi risultati in tempi molto brevi, cosi che il dolore diminuisce sensibilmente già dalla prima seduta, e soprattutto si può associare alla terapia manuale o ad altre tecniche riabilitative; infatti la tecnologia di questa apparecchiatura trasforma il massaggio manuale effettuato dall’operatore e di conseguenza il trattamento acquista ancora di più qualità.
Tra le patologie in cui si può applicare la tecar terapia sono:
- Lesioni traumatiche acute.
- Rachialgie.
- Postumi di fratture.
- Mialgie.
- Deficit articolari.
- Post-chirurgico ginocchio, spalla e anca.
- Sindrome del tunnel carpale.
- Meta tarsalgie.
- Rizoartrosi.
- Epicondilite.
- Fascite plantare.
- Cervicalgia.
- Lombalgia.
- Sindrome della cuffia dei rotatori.
- Capsuliti.
- Coxartrosi.
- Lombo sciatalgia.
- Gonartrosi.
- Patologie adduttorie come pubalgia.
- Tendinite rotulea.
- Cervico brachialgia.
- Contratture muscolari.
Ciò che contraddistingue la tecar terapia rispetto ad altri trattamenti riabilitativi, è quello di sfruttare il calore, il meccanismo di funzionamento in cui il calore non proviene da una sorgente esterna al corpo, ma proprio per il passaggio della radiofrequenza determina una resistenza e quindi un calore “interno” del nostro corpo, cosi che il paziente non è un soggetto passivo, ma il corpo diventa un fattore attivo da stimolare.
Occorre ricordarsi inoltre che l’efficacia della tecar terapia è direttamente collegata alla tecnica dell’operatore oltre che alla tecnologia dell’apparecchio, quindi è uno strumento dipendente dal fisioterapista.
Lino Pucci – Massofisioterapista